Menopausa e depressione: strategie e rimedi naturali per il benessere psicologico

15/04/2025

L’ingresso di una donna nella fase della menopausa può assumere sfumature diverse a seconda del vissuto personale ma anche di determinati cambiamenti fisiologici. In questo articolo parleremo dei cambiamenti ormonali che accompagnano la menopausa e di come si manifestano aspetti di depressione, sbalzi di umore ed ansia.

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Cosa accade in menopausa da un punto di vista fisiologico?

 

La menopausa è una fase importante nel ciclo di vita di una donna, in cui gli aspetti ormonali subiscono un preciso cambiamento.

Dal punto di vista fisiologico avviene una perdita della capacità di sintetizzare ormoni come: l’estradiolo, il progesterone e in parte il testosterone. La loro presenza è collegata alla produzione di follicoli ovarici, e la diminuzione della loro sintesi, porta alla progressiva scomparsa delle mestruazioni.

Evoluzioni meno evidenti ma altrettanto importanti, sempre nella fase di menopausa, interessano:

  • l’aspetto surrenalico, con una diminuzione della produzione del DHEA (progenitore di tutti gli ormoni sessuali)
  • l’aspetto tiroideo, con un aumento della vulnerabilità
  • l’aspetto intestinale con l’estroboloma la parte del microbiota coinvolta nel produrre ed eliminare gli estrogeni                                               

 

Sintomi psicologici in menopausa

Ma cosa avviene a livello del sistema nervoso? In molte donne, nel periodo che precede la menopausa, si assiste a frequenti sbalzi umorali, con momenti di euforia alternati a forte tristezza. 

Nel post-menopausa alcune donne cadono in una fase di profonda stanchezza e assenza di desiderio sessuale. Umore instabile, ansia e in alcuni casi depressione, sembrerebbero quindi collegati alle oscillazioni ormonali (estrogeni e progesterone) e successivamente all’assenza di estrogeni e di androgeni. 

L’identificazione di recettori specifici per gli estrogeni, il progesterone e gli androgeni, in numerose aree del sistema nervoso centrale (SNC), descrive infatti il coinvolgimento degli stessi nella modulazione di numerose funzioni cerebrali, come quelle cognitive, psico-emotive e sessuali. 

Mentre nel sistema nervoso centrale l’estrogeno aumenta il flusso sanguigno cerebrale, con effetti neuroprotettivi e neurotrofici, nel cervello, nelle sinapsi neuronali, aumenta i livelli di serotonina, dopamina e noradrenalina oltre a  mantenere in equilibrio i livelli delle endorfine. 

Quindi in menopausa il cervello si ritrova a ricevere meno stimoli rispetto all’assetto a cui era abituato, con risultati che possono portare ad una certa influenza sulla qualità del sonno, sul sistema limbico e con sbalzi di umore ed ansia.

 

Integratori per menopausa e depressione

Gli studi sull’utilizzo di farmaci inibitori della ricaptazione di serotonina (SSRI) come citalopram, escitalopram, paroxetina e di inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SRNI) come duloxetina e venlafaxina, evidenziano un buon impatto sui sintomi menopausali vasomotori come anche su ansia e depressione. 

Disturbi quindi della sfera ansiosa e depressiva, quando raggiungono gravità tale da interferire nella vita di relazione, affettiva e sociale, possono trarre giovamento dal trattamento con composti che lavorano su neurotrasmettitori come serotonina e noradrenalina.

 

Menopausa e depressione: il supporto della fitoterapia psicosomatica

In ambito fitoterapico troviamo piante che favoriscono la sintesi di serotonina e che agiscono positivamente su sintomi quali ansia e alterazione a livello umorale.

In merito a sintomi vasomotori alcune piante come il trifoglio rosso, l’agnocasto e la cimicifuga , possono sostenere un maggiore equilibrio nelle trasformazioni dell’assetto ormonale.

Quando parliamo di integratori fitoterapici è importante basarci su dati ed approfondimenti scientifici. Quindi su quali piante possiamo puntare l’attenzione? Di seguito andiamo ad analizzare alcuni fitoterapici utili nel sostenere la presenza di serotonina ed altri modulatori importanti:

 

  • Ashwaganda
    La Withania somnifera è una pianta della tradizione indiana conosciuta come Ashwaganda. Essa stimola il testosterone, la dopamina, la serotonina e possiede effetti benefici contro l’ansia per la sua capacità di inibire il cortisolo e di stimolazione del GABA (ormone inibitorio generale del sistema nervoso). Clinicamente è una pianta considerata utile per le sue proprietà toniche ed adattogene, sia nei casi di stress acuto e cronico, in situazioni di astenia sessuale che in situazioni di ansia e di depressione. Le radici contengono molti principi di cui i withanolidi, rappresentano i principali costituenti per la titolazione della pianta. Affinchè la sua efficacia si esprima a pieno è richiesta una titolazione al minimo di 2,5% in withanolidi. Questa pianta si è dimostrata inoltre singergica al Ginko Biloba per gli effetti antistress nei disturbi della memoria e dell’attenzione. Un attenzione tuttavia va fatta per la sua possibilità di interazione con barbiturici e benzodiazepine.
  • Iperico
    L’Hypericum perforatumm è una delle piante più studiate in relazione alla depressione. Essa risulta ampiamente usata in fitoterapia come anche in ambito medico (Nervaxon). Possiamo distinguere l’iperico per la sua azione terapeutica simile ad alcuni antidepressivi triciclici (imipramina) nonchè alcuni inibittori selettivi della ricaptazione di serotonina usati spesso in casi di depressione (paroxetina e citalopram). L’azione benzodiazepino simile come quella antidepressiva, deriva da una molteplicità di azione rivolta a recettori per la serotonina, noradrenalina, dopamina e GABA (iperforina, ipericina e rutina).
    Come fitoterapico possiede svariate evidenze a livello clinico nella cura della depressione lieve e moderata, dimostrando minori effetti avversi rispetto ad alcuni farmaci. Nonostante restino da considerare le possibili interazioni con contraccettivi orali, anticoagulanti (warfarin), ciclosporina e alcuni antivirali, rimane un rimedio estremamente favorevole da utilizzare in menopausa. 
  • Rodiola
    La Rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta usata nella medicina tradizionale russa scandinava e cinese. Di questa pianta si usa la radice, dove si evidenziano numerosi composti (addirittura 140). Per la sua funzionalità va rispettata la titolazione all’ 1% di rosavina e al 1,6% di salidroside. Questa pianta è in grado di aumenta la presenza di 5-idrossitriptofano (precursore della serotonina) e di diminuire nel contempo la produzione del cortisolo. Le sue azioni si dimostrano utili a livello della stimolazione nella produzione di peptidi oppioidi endogeni (betaendorfine) nonchè nell’azione tonico adattogena, antidepressiva e calmante nei confronti dell’ansia. Come fitoterapico risulta presente anche come farmaco registrato (Vintago).
  • Scutellaria                                                                                                      La Scutellaria (Scutellaria Baicalensis) è una pianta della medicina tradizionale cinese. I principali componenti attivi si ritrovano nella radice e sono la baicaleina e il wogonoside, molecole dotate di una certa attività ansiolitica, oltre che rilassante della muscolatura liscia. La principale attività di questa pianta riguarda la stimolazione del trasmettitore GABA, nonchè l’aumento della produzione di 5 idrossitriptofano (precursore della serotonina) e di melatonina. La sua azione azione ansiolitica si dimostra pertanto utile negli stati di ansia e tensione, oltre che in situazioni di esaurimento nervoso ed insonnia.

 

Conclusioni

In conclusione sebbene quando si tratta di patologie che includono la depressione, la competenza medica risulta necessaria, un aiuto fondamentale in termini di prevenzione, può arrivare dall’approccio fitoterapico. Un approccio che tenta di offrire una risposta di accompagnamento delicato, in relazione ad un passaggio profondo. 

Piante come la Rodiola e la Scutellaria possono quindi dimostrarsi ottime alleate nell’affrontare momenti di stress ed ansia, come Withania ed Iperico si evidenziano utili in un primo approccio preventivo alla depressione o in situazioni persistenti e croniche di stanchezza psicofisica.

In sintesi la menopausa può risultare per molte donne come un periodo estremamente delicato per i passaggi sul piano fisico ed emotivo ma affrontare  tutto questo con il giusto supporto, può fare la differenza nella qualità della vita di una donna.

 

Indice dell’articolo

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Un articolo di

Elisabetta Rossi

Farmacista esperta in Fitoterapia

Udine, Cividale del Friuli

Ogni persona porta con se la sua storia e ogni storia porta con se la sua unicità. Promuovere il sostegno alla salute per me abbraccia una visione farmacologica attenta ad un ascolto su più piani della complessità individuale. Opero come farmacista specializzata in fitoterapia. Dopo un percorso di medicina funzionale, mi sono formata nel metodo di Fitoterapia psicosomatica con l’obbiettivo di promuovere un ascolto attivo del corpo e delle emozioni, nel rispetto della complessità fisiologica. Pratico da anni yoga e sostengo percorsi di mindfulness psicosomatica.

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